La fotografia, la non verità.
Uno scatto fotografico non afferra l'istante in modo oggettivo, una fotografia non rappresenta la realtà. Sono evidenti i limiti del potere testimoniale della fotografia. Una fotografia non ritrae la verità ma la "dà a vedere"; il fotografo nel momento della scelta del soggetto, dell'inquadratura e dello scatto decide cosa mostrare e cosa no, con la selezione delle immagini produce un ulteriore censura e con il lavoro di post produzione può stravolgere lo scatto originale. Quindi nessuna verità.
Come asseriva il grande fotografo Robert Heinecken "c'è una grande differenza tra lo scattare una foto e fare una fotografia". Niente di più vero, soprattutto quando a scattare non è il fotografo professionista "classico" ma un "fotografo amatoriale" che può anche permettersi di "disubbidire" ai dettami della tecnica fotografica standard e sconfinare, invece, nella sperimentazione a 360°.
Questo sono io.
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